Peplum septemradiatum var. miopliocenica Sacco, 1897
SACCO, F. 1897. I Mulluschi del terreni Terziarii del Piemonte e della Liguria. Parte XXIV (Pectinidae). Carlo Clausen, Torino. 116 pp., pls. 1-21. [p. 39, pl. 12, fig. 20]
«P. SEPTEMRADIATUM var. MIOPLIOCENICA SACC. (an species distinguenda).
(Tav. XII, fig. 20). (1961, HOERNES (Pecten septemradiatus), Foss. Moll. tert. Beck. Wien, p. 416, Tav. 64, fig. 4).
Testa aliquantulum crassior; costae radiales crassiores, perspicuiores, plerumque minus evanescentes; striae radiales profundiores, perspicuiores, etiam supra costas decurrentes. 1873. Pecten septemradiatum Müll. — COCCONI, En. Moll. mioc. pl. Parma e Piacenza, p. 334 (pars). 1895. » » » — ARDUINI, Conch. pl. Bao. Albenga, p. 53. Piacenziano: Piacentino; Bolognese; Albenga (frequente). OSSERVAZIONE. — Questa forma potrebbe anche esser considerata come una specie a se, poichè presenta un notevole complesso di caratteri proprii; ma forse è solo una spiccata varietà collegata a speciali condizioni di ambiente, giacchè si vede comparire in regioni e terreni diversi; d'altronde osservai, ad esemplo nel Pliocene del Piacentino e dell'Imolese, diverse forme di passaggio tra essa ed il P. septemradiatum. La forma in esame venne talora indicata come Pecten glaber, ecc.; ultimamente il FORESTI (1895. Enum. Brach. Moll, pl. Bologna, II, p. 258) la determinò come Chlamys clavata (POLI) var. Dumasi (PAYR.).» FEDERICO SACCO, 1897
|
F. sacco, 1897, plate 12.
|