Palliolum fornasini (Foresti, 1893)
FORESTI, L. 1893.
Enumerazione dei Brachiopodi e dei Molluschi pliocenici dei dintorni de
Bologna. Parte II. Bullettino della Società Malacologica Italiana, 18: 185-413. [p. 374]
1893 Chlamys (Palliolum) fornasini Foresti, 1893
«1877. Pecten Gemmellari-filii Capellini. — Marne, glauc. dintor. Bologn., pag. 120, ( Val di Savena ).
Presenta tutti i caratteri proprii del sotto-genere creato dal Monterosato, vale a dire dimensioni piccole, valve pellucide, liscie all'esterno o leggermente imbricate e nessun raggio nell' interno. Molto difficilmente si possono ottenere valve isolate dalla roccia, causa la grande fragilità della conchiglia. Questa è suborbiculare avendo generalmente il diametro umboventrale un pochino più lungo; equilatera, equivalve, leggiermente tumida, cogli apici piuttosto acuti; le orecchiette sono disuguali, poco accennata l'insenatura del bisso; margine cardinale retto; fragilissima, pellucida, esternamente liscia, ben marcate le linee di accrescimento e visibili coll'aiuto della lente le laminette concentriche sottilissime, filiformi che non ugualmente sono distribuite nei diversi esemplari essendo in alcuni più numerose e più ravvicinate, in altri in minor numero e più distanziate. Nell'interno è liscia senza traccia di nessuna costa raggiata; una sola costicina o per meglio esprimermi una piccola angolosità obliqua si osserva anteriormente e rappresenta la depressione esterna fra il corpo della conchiglia e l'espansione della orecchietta anteriore, quest'angolosità si estende dall'apice al margine anteriore; nella parte posteriore ve ne ha pure un' altra piccolissima, un millimetro e mezzo di lunghezza che si manifesta solo presso gli umboni; nel punto dove queste due angolosità si uniscono vi ha una piccolissima fossetta legamentare. Per la forma generale della conchiglia, per quella delle orecchiette, per le dimensioni corrisponde colla figura che dà il Jeffreys (1) del Pecten vitreus (Chemn), ma l'ornamentazione ne è del tutto differente, giacché sui nostri esemplari non vi ha nessuna stria filiforme raggiante dagli umboni al margine, e sulle laminette concentriche non comparisce nessuna piccola squammetta convessa; l'orecchietta anteriore presenta le linee eli accrescimento, ma nessuna costicina crenulata, caratteri tutti che si verificano nella specie del Chemnitz. Non conoscendo alcun altro Pecten ne vivente né fossile che mostri tutti quanti i caratteri ora accennati, credo doverlo considerare come una specie nuova. Anche il marchese di Monterosato cui comunicai alcuni degli esemplari del bolognese mi disse di non conoscerlo. Dimensioni — Diametro antero-posteriore 11 millim. Diametro umbo-ventrale 12 millim. spessore 2 millim. Marne argillose — Ponticello in vai di Savena — Coll. Fornasini, Berti, Foresti; comune.» (1) Jeffreys — Brit. Conchol. vol. V, pag. 168, tav. XCIX, fig. 6. LODOVICO FORESTI, 1893
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«Rapports et différences. — On a parfois comparé Ch. Fornasini et Ch. incomparabilis; ces deux espèces n'ont guère de commun que la fragilité du test; le contour, l'ornementation sont totalement différents.
Par contre P. vitreus (CHEM.) SCHRÖTER (Pallium vitreum SCHRÖTER in CHEMNITZ, Conchyl, Cabinet Namen Register, p. 78), répandu actuellement en profondeur dans presque toutes les mers du globe, ressemble beaucoup à Ch. Fornasini par son contour, mais s'en éloigne par l'existence d'une ornementation granuleuse très délicate. Les citations de P. vitreus dans le Sicilien de Ficarazzi (1852, Monterosato, Mte Pellegrino [279]. p. 21) et dans celui de Reggio (1880, Seguenza, Reggio [74], p. 285, 323, 361), se rapportent sans doute à Ch. Fornasini. Le P. abyssorum LOVEN (1838, P. abyssorum LOV., SARS, Moll. arct. Norv., p. 22, pl. II, fig. 6) est proche de P. vitreus et Ch. Fornasini est sans doute l'ancêtre commun de ces deux espèces actuelles. Ch. auensis du Miocène, également proche par son galbe, diffère par ses traces de costules radiales. Répartition stratigraphique et géographique. — Elle paraît limitée au Pliocène ancien de la région de Bologne, et à quelques gisements du Sicilien de l'Italie méridionale. Comme pour toutes les espèces de ce groupe, il fait remarquer que cette distribution, ne correspond pas à leur extension réelle, car les gisements correspondant à un faciès profond sont rares.» ROGER, J. 1939. Le genre Chlamys dans les formations néogènes de l'Europe. Conclusions générales sur la répartition géographique et stratigraphique des Pectinidés du Tertiare Récent. Mémoires de la Société Géologique de France [Nouvelle série], 17 (2-4): 1-294, pls. 1-28. [p. 219]
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Chlamys fornasini Foresti; J. Roger, 1939, Le genre Chlamys dans les formations néogènes de l'Europe, plate 27, figures 7, 8.
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