Flexopecten Sacco, 1897
SACCO F. 1897. I Mulluschi del terreni Terziarii del Piemonte e della Liguria. Parte XXIV (Pectinidae). 116 p., pls. 1-21. Carlo Clausen, Torino. [p. 39]
«Gen. CHLAMYS BOLTEN, 1798
(tipo C. islandica (CHEMN.)). [...]
Sottog. FLEXOPECTEN SACCO 1897
(tipo P. flexuosus (POLI). Gruppo di forme che a primo tratto ricordano affatto i Peplum mentre che invece meglio si avvicinano agli Aequipecten. Il loro carattere più spiccato risiede nella dise guaglianza della ornamentazione costale nelle due valve. Il FONTANNES descrivendo forme consimili del Miocene del Bacino del Rodano propose per esse il nome Amoebea, nome che non si può conservare preesistendo Amoebaea EHREMBERG 1830. Il Pecten Davidi FONT. del Miocene parmi possa riferirsi ai Flexopecten; la stessa cosa parmi possa ripetersi per i miocenici Pecten scissus E. FAVRE, P. scissoides HILB., P. subscissus HILB., P. quadriscissus HILB., P. Vulkae HILB., ecc., (tra i quali credo debbansi cercare le forme ataviche di alcune delle specie plioceniche sottoindicate) ma che io penso debbano ridursi a minor numero di specie, quando si conosceranno meglio le rispettive valve che in queste forme sono differenti fra di loro, oltre ad essere sommamente variabili.»
FEDERICO SACCO, 1897
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Flexopecten flexuosus (Poli).; F. Sacco, 1897, I Mulluschi del terreni Terziarii del Piemonte e della Liguria. Parte XXIV (Pectinidae), plate 12, figures 24-26
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