Pecten labnae (Mayer-Eymar, 1876)
MAYER-EYMAR, K. 1876. Description de Coquilles fossiles
des terrains tertiaires supérieurs (suite). Journal de Conchyliologie [3e
Série], 24 [16]: 168-180, pls. 6, 7 [Under C. Mayer]. [p. 170, pl. 6, fig. 3]
1876 Pecten (Neithea) labnae Mayer-Eymar, 1876
1879 Janira pumila Seguenza, 1879
1902 Pecten seguenzai Depéret & Roman, 1902 [nomen novum pro Pecten pumila Seguenza, 1879]
1879 Janira pumila Seguenza, 1879
1902 Pecten seguenzai Depéret & Roman, 1902 [nomen novum pro Pecten pumila Seguenza, 1879]
K. Mayer-Eymar, 1876, plate 6.
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«P. (N.) testa parvula, rotundata, tenui, inaequivalvi; valva inferiore convexa, costis radiantibus 16, angustis; rotundato-triangulis, tripartitis, medio irregulariter et tenuiter nodulosis, lateribus lamellis retroarcuatis ornatis; interstitiis latiusculis, planis, transversim lamellosis; auriculis inaequalibus, radiatim striatis, striis granulosis, sinistra leviter emarginata; valva superiore leviter concava, costis 15 angustis, altiusculis, tripartitis, medio laevigatis, lateribus lamellis transversis, crassiusculis, semilunatis vel rostriformibus, ornatis; interstitiis profundis, angustis, canaliculatis; auriculis aequalibus, radiatim striatis. — Long, et lat. 8 mill.
Coquille de petite taille, arrondie, mince, inéquivale. Valve inférieure convexe, ornée de 16 côtes rayonnantes, étroites, triangulaires-arrondies et tripartites, à savoir: irrégulièrement et légèrement noduleuses, au milieu, ornées de lamelles recourbées en arrière, sur les côtés. Interstices assez larges, plans, occupés par des lamelles transverses. Oreillettes inégales, à stries rayonnantes granuleuses, celle de gauche légèrement échancrée. Valve supérieure légèrement concave, ornée de 15 côtes étroites, assez élevées et tripartites, à savoir: lisses au milieu, découpées en lamelles transverses assez grosses, en forme de demi-lune ou de dents de houe, sur les côtés. Interstices profonds, étroits et canaliculés. Oreillettes égales, ornées de stries rayonnantes. Singulière petite coquille, imitant bien le P. arcuatus pour la forme et les côtes, sauf toutefois la courbure bien moins forte de la valve inférieure, mais très-distincte de l'espèce tongrienne par la nature des ornements des côtes et surtout de celles de la valve supérieure. Marnes tortoniennes de Mascara (Algérie). — Deux exemplaires, donnés par M. le D' Bleicher.» KARL MAYER-EYMAR, 1876
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«Conchiglia di piccole dimensioni, con guscio sottilissimo, di forma subtriangolare, subequilaterale, inequivalve, concavo-convessa.
La valva destra è rigonfia, poco ricurva all'apice, percorsa da 15-16 coste radiali. Queste sono sporgenti, a sezione distintamente triangolare, col dorso alquanto ottuso, trasversalmente ornate di strie squamulose riunite in alto e visibili solo con la lente, con fianchi fortemente e obliquamente munite di squame ricurve embricate. Intervalli profondi, piani, più larghi alquanto delle coste, ornati trasversalmente, e fino al margine palleale, di squame embricate e diritte. Le orecchiette, alquanto ineguali e di media grandezza, sono a superficie pressoché piana, radialmente costulate e concentricamente squamulose. Il margine cardinale è diritto. La valva sinistra è concava in vicinanza dell'apice, ed ornata di 15 coste subeguali a sezione triangolare, aventi il dorso più acuto di quelle della valva destra, ma la stessa ornamentazione squamulosa. Gl'intervalli sono un poco più larghi delle coste loro interposte, profondi e forniti delle solite squame trasversali diritte. Esse però non arrivano quasi mai sino al margine palleale. Le orecchiette piccole e a superfice pianeggiante sono concentricamente squamulose e radialmente percorse da poche e leggerissime costicine. Il marginale è diritto. È facile di vedere che il P. Labnae MAY. ed il P. (Janira) pumilus SEG., costituiscono una sola e medesima specie, come già ebbero a costatare per la prima volta DEPÉRET e ROMAN che giustamente li hanno uniti. Se non che essendo il nome specifico creato dal SEGUENZA, già stato adottato per altra specie giurassica dello stesso genere, sarebbe stato conveniente, piuttosto di complicare, inutilmente con una nuova denominazione la già tanto complicata nomenclatura pettinologica, avessero richiamato il nome del MAYER che per primo descrisse e figurò la specie. Questa cosa che non fece SEGUENZA perchè forse non conobbe la preesistenza del P. labnae, ho creduto opportuno di fare io stesso, ora che se n'è offerta l'occasione. Il P. Labnae è originario dei terreni marnosi tortoniani di Mascara (Algeria), ma è frequente, a quanto sembra, anche in varie località dell' Italia meridionale. Secondo il SEGUENZA questa specie sarebbe anzi stata ritrovata diffusamente non soltanto nel Tortoniano ma anche nell' Elveziano. Quest' ultima epoca è forse sfuggita a DEPÉRET e ROMAN i quali hanno detto che nell'Italia meridionale il P. Seguenzai (= P. Labnae) non è stato rinvenuto che nel Tortoniano. Località: — Con la presenza del P. Labnae nel giacimento di Capo S. Marco d'onde provengono i numerosi esemplari quasi tutti frammentari, da me esaminati, viene così ad accrescersi l'estensione geografica di questa bellissima specie. Collezione: — Museo di Cagliari.» UGOLINI, R. 1908. Monografia dei Pettinidi neogenici della Sardegna. Parte terza ed ultima. Generi: Amussiopecten [cont.], Flabellipecten, Pecten. Palaeontographia Italica, Memorie di Paleontologia, 14: 191-224, pls. 22-25. [p.203]
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Pecten Labnae May.; R. Ugolini, 1908, Monografia dei Pettinidi neogenici della Sardegna. Parte terza ed ultima. Generi: Amussiopecten [cont.], Flabellipecten, Pecten, plate 24, figure 8.
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