Pecten magnificus Michelotti, 1839
MICHELOTTI, G. 1839. Brevi cenni di alcuni resti delle classi Brachiopodi ed acefali trovati fossili in Italia. Annali del Regno Lombardo-Veneto, 9: 119-138, 157-173. [p. 128]
«Spec. n. 5. Pecten magnificus mihi. — Testa orbiculata, convexa; valvis aequalibus; 18 circiter cotis crassis superne rotundatis, inferne planiusculis; versus apicem sulcis instructis: ad marginem triplici granulorum serie praeditis: interstitiis superne uni-granulosis, inferne trifariam granulosis, auriculis aequalibus.
Località. — Fossile nel luogo della precedente [fossile dei terrei cretacei superiori nel Monferrato]. Questa specie ad orecchiette eguali è quasi rotonda, essa è munita di circa 18 coste appiattite, che superiormente sono munite di solchi, e nel rimanente ornate di tre ordini di granulazioni piccole e rotonde; i suoi intervalli lisci, verso l'apice cominciano con un ordine di granulazioni, ed inferiormente terminano con tre, le sue orecchie sono eguali. Non confonderai questa specie col pecten spinulosus del sig. Munster (vedi Goldfuss, pag. 60, tav. 95, fig. 3) o col pecten janus del medesimo che hanno gl'intervalli lisci, le coste squamose in 4 ordini in tutta la loro lunghezza, più appiattite. Differisce il pecten magnificus dal pecten septemplicatus come dal pecten squamulatus, giacchè il septemplicatus non è così largo, ed i suoi intervalli con più ordini di granulazioni, ed il numero delle coste è molto minore. Quanto al pecten squamulatus gioverà riflettere che egli è più allungato del pecten magnificus; le sue coste più rare sono munite d'un sol ordine di rugosità, i suoi intervalli sono lisci.» GIOVANNI MICHELOTTI, 1839
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