Pecten gemmellarifilii Aradas in Biondi, 1859
BIONDI GIUNTI, S. 1859. Descrizione di alcune specie malacologiche nuove che vivono nel nostro littorale. Atti dell'Accademia Gioenia di Scienze Naturali di Catania [Serie Seconda], 14: 113-124. [p. 118, fig. 4]
«4.ª SPECIE PECTEN GEMMELLARI FILLI (1).
P. Testa minuta, tenuissima, sub-diafana, sub-orbicolari, obliqua, aequivalve, sub-aequilatera, incolore, concentrice atque longitudinaliter striata: striis longitudinalibus irregolaribus, confertissimis: striis transversis distinctis; elegantissime atque minutissime squamulatis. Auriculis inaequalibus (2).
ConchigIia assai caratteristica ed elegante dedicata al Prof. Gaetano Giorgio Gemmellaro per un contrassegno dell'amicizia che allo stesso ci lega. La sua forma è quasi rotonda, in alcuni individui préssocchè obbliqua: la lunghezza d' una estremità all' altra dell' orecchiette è nella destra valva otto millimetri e tre quarti, nella sinistra nove millimetri; in questa I' orecchietta anteriore è semplice, levigata, formando un angolo ottuso resultato del margine cardinale col margine anteriore della stessa, i quali sono retti: lo stesso può dirsi dell' orecchietta anteriore della valva destra, la orecchietta posteriore della quale forma un angolo retto, mentre quella della sinistra, per metà scissa, è della lunghezza di cinque millimetri e mezzo, longitudinalmente è striata e da altre scabre decussata (1). Strie circolari circondano la conchiglia, avvicinate e quasi nell' ugual distanza: in alcuni esemplari queste strie poco si scorgono, le quali si vedono adorne di minutissime papille come punte di finissimo ago. Guardata questa concliiglia con I'aiuto del microscopio si vede non più levigata, ma digitata da infinite strie longitudinali, che si anastomizzano tutti da formare un intreccio inesplicabile; le strie concentriche si vedono bene sviluppate, e Ie papille che le adornano acquistano la forma quasi tubulosa e conica, come si vede nel pezzo ingrandito rapportato nella tavola qui annessa Fig. 1,ª Diametro della conchiglia: Altezza millim. 14.
Larghezza — 14 ¾» (1) Questa specie non è stata fin'ora trovata in altro mare fuori che in Sicilia e precisamente in Aci-Trezza , luogo ove si trovano tutte le conchiglie che possonsi rinvenire in tutta I'lsola, tranne alcune poche. lo fortunatamente I'ebbi da un pescatore I'anno 1854 che me ne recò in numero più di cinquanta fissate su di un ramo d'antipade, bello a vedersi, perchè carico dell'anomia aculeata, che rapporta Philippi; per cui nella mia prima Memoria potei descriverne tutte le varietà. Vi erano altre anomie, ostrie, vermeti, balani, pollicepi, anatife, anellidi di vario genere, uova di pesci, embrioni di molluschi e tante altre cose che sarebbe lungo il dire e quasi fuor di proposito, se ciò non fosse per far vedere chela fortuna, per cosi dire, voile fornirmi in una volta; poichè da quell'epoca non ò potuto più rinvenire alcuna di tale conchiglie; solo nel 1856 ebbi un altro pecten identico fisso in un gruppo di serpole e vermeti. Tale fortuna fu piacere anche per i miei amici malacologisti siciliani e stranieri, perchè li fornii della bella conchiglia che nella presente memoria vengo a descrivere.
(2) La diagnosi latina di questo pecten è stata scritta dal Professore Aradas; siccome a lui la diedi per il primo, mi ha or dato I'onore di descrivere insieme la conchiglia in parola. (1) Mi sono a lungo trattenuto nella descrizione delle orecchiette, sol perchè l'ò credute caratteristiche per questa specie. SALVATORE BIONDI GIUNTI, 1859
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S. Biondi Giunti, 1859, figures 1-7.
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