Pecten etruscus Stefani in Trentanove, 1901
TRENTANOVE, G. 1901. Il Miocene Medio di Popogna e Cafaggio nei Monti Livornesi. Bollettino della Società Geologica Italiana, 20 (4): 507-551. [p. 527]
«Questa forma [Pecten vigolenensis Sim.] si avvicina molto al Pecten aduncus (Eichw.), al Pecten subbenedictus (Font.), e ad altri, come vedremo. Fu per la prima volta descritta e figurata dal Simonelli (Appunti terr. Vigoleno - BolI. Soc. Geol. H., VoI. XV, p. 328), riproducendo esemplari da lui ritrovati nelle sabbie argillose mioceniche di Vigoleno. Come nota. l'Ugolini, oltrechè dal Cocconi, il quale pure la ritrovò a Vigoleno e la riferì a torto al Rollei (Horn.), la specie era stata già trovata anche dal De Stefani nel calcare a Rosignano, e da lui stesso era stata riconosciuta come specie nuova e determinata in schedis come P. Etruscus. Noto come anche il Fuchs nel lavoro: Studien über die Gliederung d. Ober Italiens, p. 26, parlando di un Pecten ritrovato a Rosignano, che egli avvicina al P. Beudanti (Bast.), Rollei (Horn.), benedictus (Lck), riconoscendolo differente da ognuno di questi, si riferisca appunto a questa medesima specie ancora non nominata, e più tardi figurata dal Simonelli come Vigolenensis. Il Fuchs dette anche una riproduzione di questo Pecten nella tavola inedita che ho già avuto luogo di citare. V. Tav. IX, fig. 13-14.
Dal confronto della figura data dal Simonelli (op. cit., p. cit.) con quella del Fuchs e coi tipi, mi sono convinto dell'assoluta identità del P. Vigolenensis (Sim.) col P. etruscus De Stef. in schedis, accennato e figurato dal Fuchs e lasciato da questi innominato.» GIORGIO TRENTANOVE, 1901
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